Schio, 26 marzo 2024
l bilancio di fine mandato riconosce all’Unione una promozione piena. In tre anni l’ente si è impegnato per un vero e proprio rilancio della struttura, passando dalla gestione di funzioni di base al protagonismo territoriale e alla moltiplicazione di attività e competenze, ponendo le basi per uno sviluppo intelligente a beneficio di tutti i comuni che la compongono. Un buon esempio di collaborazione trasversale, che supera confini e diversità politiche.
Nella seduta del Consiglio di qualche giorno fa, l’ultima prima del rinnovo delle cariche amministrative, il bilancio di tre anni di attività (2021-2024) ha innanzitutto sancito il rilancio della struttura rispetto alle precedenti gestioni.
Il nuovo assetto dell’ente infatti, che nel 2021 si è completato con l’ingresso dei comuni di Recoaro Terme e Valdagno ha dato il via a un modus operandi rinnovato e fortemente motivato da parte di tutti i sindaci interessati. Non a caso essi hanno sottoscritto un patto per lo sviluppo dell’Unione, garantendo anche un apporto economico straordinario che ha permesso maggiore disponibilità in termini di personale e un conseguente arrivo di risorse fresche attraverso la partecipazione a numerosi e importanti bandi.
Questa gestione è passata dunque da semplici funzioni di base (rilascio dei permessi per la raccolta dei funghi, sfalci dei prati, indennità compensative agli allevatori, manutenzione dei sentieri alpini CAI, Protezione Civile) a funzioni più spinte quali azioni nel settore sociale, sistemazioni ambientali a fruizione educativa e turistica, il grosso progetto per la realizzazione di Green Communities, potenziamento della Protezione Civile, sviluppo di Sentieri Culturali in rete, realizzazione di impianti fotovoltaici, sistemazione di centrali idroelettriche esistenti e realizzazioni di nuove.
La presidenza, i sindaci, il personale hanno fatto squadra per non trascurare alcuna occasione che portasse l’acqua al mulino dell’Unione, ponendo grande attenzione e partecipando con tempismo ai bandi nazionali ed europei che consentissero di convogliare verso questa parte di territorio importanti iniezioni di finanziamenti.
Accanto a ciò si sono generati circoli virtuosi di risparmi e successivi investimenti come nel caso ad esempio delle economie che i comuni hanno realizzato utilizzando le energie rinnovabili. Un decimo delle somme risparmiate viene infatti restituito all’Unione per generare nuova linfa e più servizi ai comuni stessi.
Insomma, si è assistito a un vero e proprio potenziamento di tutti i livelli di gestione dell’Unione che ha preso coraggio anche nel campo della promozione del territorio al fine di generare nuovi indotti economici.
Durante il Consiglio i risultati del triennio erano sotto gli occhi di tutti e quella che si respirava era un’atmosfera di soddisfazione, riconoscenza e un diffuso entusiasmo appoggiati sull’evidenza dei prodotti del proprio impegno. Manifesta anche la gratitudine a una presidenza che ha saputo essere forza trainante e propositiva, con passione. Sindaci e consiglieri hanno sempre appoggiato i progetti, senza pregiudizi divisivi. Rappresentanti di maggioranza e minoranza hanno remato insieme nella stessa direzione senza prese di posizione precostituite, perché si è lavorato per il territorio, trasversalmente, con la partecipazione di tutti.
Un buon esempio di collaborazione, un segnale di maturità politica che ha avuto come bussola il bene di un territorio esteso e prezioso.
Mai come in questo caso dunque si può dire che l’Unione, specie quella Montana, fa la forza!