Green Communities: il presidente Uncem visita l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti

A un mese di distanza dal viaggio di studio in Emilia Romagna, l’Unione Montana ha ospitato in questi giorni Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) venuto a conoscere il territorio dell’Alto Vicentino e le diverse azioni in corso all’interno del progetto Green Communities, già attivo anche nell’appennino bolognese e reggiano.

Data di pubblicazione: Sabato, 05 Luglio 2025

Tempo di lettura: 3 min

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Schio, 4 luglio 2025

A un mese di distanza dal viaggio di studio in Emilia Romagna, l’Unione Montana ha ospitato in questi giorni Marco Bussone, presidente nazionale UNCEM (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) venuto a conoscere il territorio dell’Alto Vicentino e le diverse azioni in corso all’interno del progetto Green Communities, già attivo anche nell’appennino bolognese e reggiano.

Ha ricambiato la visita di un mese fa, il presidente UNCEM Marco Bussone, incontrato dai tecnici dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti un mese fa a Modena e “a casa” di altre due Green Communities dell’Emilia Romagna. Ad accoglierlo in terra vicentina il presidente dell’Unione Mosè Squarzon e i sindaci dell’Unione. Lo scopo era quello di vedere da vicino un territorio che non conosceva ma le cui peciuliarità e potenzialità erano sembrate meritevoli di uno scambio.

Essendo egli stesso un sindaco, si è parlato molto delle problematiche legate agli aspetti più concreti di gestione: patto di stabilità, necessità di condividere tra più enti numerosi servizi e strategie comuni da attuare per garantire le esigenze delle comunità. Con riferimento alla dolente nota che tutti un po’ lamentano relativamente alla mancanza di personale, Bussone ha espresso un suggerimento particolarmente interessante raccontando l’esperienza di un comune dell’alta Langa ovvero la possibilità da parte delle unioni montane di dare corso ad assunzioni con il concorso di più comuni, ognuno dei quali cede una piccola quota della propria disponibilità assunzionale.

Altri argomenti sono stati discussi e condivisi nell’ottica dello scambio di buone pratiche ed è stata ribadita la necessità di riappropriarsi della gestione di tanti servizi che negli anni erano stati sempre più oggetto di esternalizzazione, fino a non averne più il benché minimo controllo.

Il tema già emerso in precedenza relativamente allo sviluppo delle potenzialità di un territorio, sarà un’altra importante carta da giocare, con il coinvolgimento di chi ci abita, spesso poco consapevole delle opportunità economiche che ne possono derivare.

“È stato un incontro davvero positivo per tutti – commenta Mosè Squarzon – che ci ha dato conferme sulle strade intraprese e offerto il conforto di poter mettere a segno strategie comuni, camminando insieme e ottimizzando risorse. Saper di avere comunità “gemelle” anche in altre parti d’Italia, è uno stimolo ad accogliere e ricercare soluzioni da mettere in condivisione per il bene collettivo e l’evoluzione consapevole di fronte alle nuove sfide che ci attendono”.

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Ultima modifica:Sabato, 05 Luglio 2025