Conoscere e recuperare l'equilibrio negli ambienti naturali: ecco il progetto SPAZI APERTI

Un progetto articolato che coinvolge molti soggetti sul territorio per il recupero della biodiversità e la tutela degli equilibri uomo ambiente

Data di pubblicazione: Mercoledì, 18 Ottobre 2023

Tempo di lettura: 5 min

Immagine: prato-con-le-mucche

Schio, 17 ottobre 2023 – Spazi Aperti, finanziato con il bando Habitat da Cariverona, è un ventaglio di azioni che l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti sta mettendo in campo per la tutela della biodiversità e il mantenimento di ecosistemi a elevato grado di naturalità. Numerosi i soggetti partner coinvolti, molti gli appuntamenti anche per i cittadini. Il prossimo incontro avrà luogo al Circolo Operaio di San Vito di Leguzzano, giovedì 19 ottobre alle 20.30. Il relatore Dott. Michele Maria Franceschi parlerà di Poie e falchetti, tra leggenda e scienza.

Il paesaggio del territorio dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti è un complesso mosaico dove per secoli uomo e natura si sono contesi ogni spazio utile per la sopravvivenza delle comunità locali. L’industrializzazione ha portato aun abbandono di queste terre “faticose” e di conseguenza anche l’equilibrio costruito in tanto tempo si è andato disgregando. Il bosco è progressivamente avanzato, anche con l’ingresso di specie forestali pioniere e la comparsa di boschi di neoformazione, a danno delle superfici prima lavorate e dei pascoli. Si stima che questi ultimi abbiano avuto una diminuzione del 44% negli ultimi 13 anni e che la biodiversità specifica si sia fortemente contratta. A ciò si aggiunge che le aziende agricole ancora presenti soffrono di una frammentazione fondiaria che rende difficile preservare in modo organico il territorio.

Da questi cenni che preludono in realtà a un discorso molto articolato e complesso sull’argomento, si comprende come sia necessario agire su molti fronti per invertire la rotta del degrado e dell’impoverimento naturale dei territori montani locali.

Alcuni esempi: 

  • rapporto stretto di collaborazione tra i soggetti pubblici e privati per la gestione dei prati-pascoli.
  • raccolta delle informazioni territoriali e analisi floro-vegetazionale su prati e pascoli con e senza intervento antropico 
  • recupero e miglioramento dei terreni malghivi e di prati e pascoli e creazione di una banca dati e della carta della vocazione foraggera e della logistica del pascolo 
  • creazione della piattaforma virtuale della Banca del fieno e istituzione del Fondo per il miglioramento dei prati da sfalcio 
  • creazione del Centro Studi per la Biodiversità delle Piccole Dolomiti vicentine nel Giardino Alpino San Marco
  • formazione di tecnici che operano negli enti locali sulla difesa della biodiversità e permettono la sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della biodiversità delle Piccole Dolomiti vicentine
  • networking su esperienze similari nell'arco alpino e studio sulle potenzialità e promozione di una filiera sostenibile del latte e della carne delle Piccole Dolomiti vicentine 

A queste istanze risponde il progetto Spazi Aperti, un investimento complessivo di 550 mila euro di cui 380 mila finanziati da Cariverona nell’ambito del bando Habitat e il resto dai comuni dell’Unione.

Accanto alle azioni per così dire “interne” tra i soggetti coinvolti, è in programma una rassegna di attività pubbliche di divulgazione che prevede conferenze, escursioni, attività formative per le scuole (in aula e sul campo) e tavole rotonde.

Si tratta di un calendario con circa una ventina di appuntamenti, iniziati in questi giorni e che proseguiranno distribuiti nei mesi fino a luglio 2025.

Il prossimo incontro avrà luogo al Circolo Operaio di San Vito di Leguzzano, giovedì 19 ottobre alle 20.30. Il relatore Dott. Michele Maria Franceschi parlerà di Poie e falchetti, tra leggenda e scienza.

“L’elemento che spesso fa la differenza nella qualità della vita delle persone è il radicamento e l’affezione che queste hanno verso i luoghi in cui vivono – dichiara Carlo Bettanin Presidente dell’Unione Montana – e il recupero della cura e la preservazione del territorio passa anche attraverso la conoscenza profonda dei meccanismi naturali e degli accordi che per secoli i nostri antenati hanno appreso e praticato. Una conoscenza che deve tornare a essere consapevolezza di tutti. È proprio questo l’obiettivo che Spazi Aperti si pone”.

Aderiscono a vario titolo, assieme all’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti anche l’Università degli Studi di Padova dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente (dafnae); Socche alla croce - societa' cooperativa sociale; Associazione AgritourPasubagriaAssociazione Provinciale allevatori Vicenza; ColdirettiVicenza.

La parte di diffusione delle informazioni e di sensibilizzazione alla cittadinanza, sarà svolta a cura di Landes Group, Asd Le Guide, Cooperativa Ecotopia.

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Ultima modifica:Mercoledì, 18 Ottobre 2023