Promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali e rivalutare i piccoli borghi italiani che sfuggono alle mete turistiche abituali: è questo l’obiettivo del Progetto “Il turismo delle radici” una delle misure per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid 19. Si tratta di un’iniziativa riservata ai comuni italiani con meno di 6000 abitanti, in occasione del “2024 – Anno delle Radici italiane” nell’ottica di sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici.
Attraverso l’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti alcuni dei comuni che ne fanno parte (Monte di Malo, Posina, Recoaro, Santorso, Torrebelvicino) in possesso dei requisiti, hanno partecipato al “Bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del “2024 – Anno delle Radici Italiane”, pubblicato il 21 dicembre sul sito del MAECI, rivolto ai Comuni italiani con una popolazione inferiore ai 6000 abitanti e finalizzato al finanziamento di un massimo di 850 proposte progettuali. 845 le richieste pervenute, 822 quelle ammesse: tra queste anche quelle dei cinque comuni dell’Unione sopra citati.
L’importo complessivo del finanziamento in tutta Italia ammonta a 20 milioni di euro, di cui è Amministrazione attuatrice il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e in particolare la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero. Le proposte presentate sono state 845 in tutta Italia, 822 quelle accolte e i cinque comuni dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti sono stati tutti ammessi a beneficiare del contributo. Si tratterà ora per loro di mettere in atto una ricognizione per la ricerca genealogica e le informazioni riguardanti la comunità di concittadini emigrati all’estero e le attività per promuovere le relazioni con gli stessi, oltre a segnalare la presenza di eventuali discendenti di concittadini di particolare fama nazionale o internazionale. Il Sindaco o altra figura istituzionale di riferimento, accoglierà i viaggiatori delle radici eventualmente segnalati e organizzerà “Laboratori delle Radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali per la durata del Progetto PNRR.
Un calendario raccoglierà l’insieme degli eventi culturali e identitari che si svolgeranno sul territorio locale del Comune nell’arco dell’anno (feste patronali, sagre, attività musicali e folkloristiche) nel cui ambito prevedere la possibilità di integrare delle attività dedicate ai viaggiatori delle radici. Tra le diverse azioni possibili ci sono anche quella di favorire l’ingresso di soggetti produttivi locali e di agevolare le possibilità di investimento strategico o immobiliare sul territorio da parte dei viaggiatori delle radici nel corso dei viaggi alla scoperta della propria storia familiare nonché di godere di agevolazioni di tipo commerciale, alberghiero e della ristorazione. Queste agevolazioni saranno raccolte nel cosiddetto Passaporto delle radici da rilasciare ai viaggiatori delle radici.
Le attività relative al progetto Turismo delle radici proseguiranno fino ai primi mesi del 2025 e sarà cura di ciascun comune interessato darne massima diffusione attraverso i propri canali e strumenti.