Nuovo bando “Green Communities”, primi in italia. E l’Unione Montana raddoppia

Nella graduatoria del nuovo bando che finanzia le Green Communities, L’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, guadagna il primo posto in Italia e ottiene un nuovo finanziamento di 1 milione e 238 mila euro. L’analogo progetto “vinto” in precedenza (4.300.000 euro nel 2023) era stato l’unico finanziato in Veneto. Grazie a queste risorse legate al PNRR l’Unione aveva già avviato una serie di azioni volte a rincorrere la via della transizione ecologica, con produzione di energie rinnovabili. Le nuove risorse, spalmate su dieci azioni, andranno a consolidare e a integrare gli interventi fin qui avviati.

Data di pubblicazione: Domenica, 21 Settembre 2025

Tempo di lettura: 3 min

Immagine: bosco

Schio, 19 settembre 2025

Nella graduatoria del nuovo bando che finanzia le Green Communities, L’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, guadagna il primo posto in Italia e ottiene un nuovo finanziamento di 1 milione e 238 mila euro. L’analogo progetto “vinto” in precedenza (4.300.000 euro nel 2023) era stato l’unico finanziato in Veneto. Grazie a queste risorse legate al PNRR l’Unione aveva già avviato una serie di azioni volte a rincorrere la via della transizione ecologica, con produzione di energie rinnovabili. Le nuove risorse, spalmate su dieci azioni, andranno a consolidare e a integrare gli interventi fin qui avviati.

È stata una corsa contro il tempo e una sfida che solo una solida motivazione poteva sostenere e vincere. La possibilità di portare a casa nuove risorse per il progetto Green Communities si era affacciata nello scorso mese di giugno ma con tempi strettissimi di presentazione dei relativi progetti esecutivi: appena tre settimane.

L’Unione non si è lasciata scoraggiare e ha riversato ogni energia umana disponibile per mettere insieme una proposta convinta e convincente. Forte di avere già le gambe per camminare, grazie agli investimenti in corso derivati dal finanziamento del 2023 e con il proprio gruppo di lavoro che si è avvalso anche della collaborazione dei tecnici di ICS Vicenza, il nuovo progetto ha rispettato la scadenza e oggi i risultati danno ragione di questo sforzo: l’Unione non lascia, ma raddoppia. Ora va raccolta anche la seconda sfida relativa ai tempi di consegna dei lavori: marzo 2026.

I fondi sono stati rimessi in gioco dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, pescando da quelli non utilizzati da altri progetti Green Communities mai decollati. Tale aspetto dimostra ulteriormente gli straordinari sforzi dalla struttura dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, per “mettere a terra” quanto progettato, in linea con i ristretti tempi del PNRR. All’appello hanno risposto una ventina di enti (Comuni, Unioni Montane, Consorzi). Sette le candidature accolte, tra cui quella dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, non solo unica in Veneto, come in precedenza, ma stavolta anche capo classifica in Italia con il punteggio massimo ottenibile di 20/20.

Vale ricordare che con i suoi dieci comuni (Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno, Valli del Pasubio) la nostra è l’Unione Montana più grande d’Italia: un’area che si estende per 360 chilometri quadrati e tiene insieme una popolazione di 100.450 abitanti.

Il progetto Green Communities risponde in modo articolato alla domanda di sostenibilità e le nuove dieci azioni in programma andranno a consolidare i lavori fin qui avviati soprattutto nell’ambito energetico, in primis centrali idroelettriche e illuminazione pubblica su cui si distribuisce il maggior peso economico.

Per le centrali sono previsti 546 mila euro. Serviranno a intervenire sugli impianti esistenti sostituendone le parti obsolete al fine di migliorarne ulteriormente l’efficienza.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica sono previsti 100.000 euro e si andrà a estendere il numero delle vie dei comuni provviste di lampioni con tecnologia led a basso consumo.

Per la gestione della risorsa acqua e la realizzazione di un piano di gestione delle acque sovra comunale sono previsti 163 mila euro.

Circa 98 mila euro saranno dedicati alla digitalizzazione del patrimonio boschivo e alla stima della biomassa forestale. È questo il naturale proseguimento del lavoro fatto con il rilievo aereo LIDAR. Attraverso i punti che sono stati mappati, sarà possibile rilevare tipologie di legno e quantitativo potenziale delle aree interessate, il tutto per una migliore gestione forestale del territorio.

Altre risorse riguarderanno la valorizzazione del patrimonio turistico, corsi di formazione per la costruzione di muri a secco, la dotazione di bici elettriche con colonnine di ricarica ai comuni per migliorare la mobilità sostenibile anche attraverso la modernizzazione del parco mezzi degli enti.

Non nasconde la propria soddisfazione Mosè Squarzon, Presidente dell’Unione: “È stata una grande prova di efficienza dell’Ente e della sua Struttura per rispondere in modo adeguato alla tempistica e ai contenuti di questa call. La capacità di mettere in moto una macchina del genere denota quanto, sia la nostra Giunta, che i sindaci dei comuni, credano in questo progetto e nella sua pronta realizzazione. La forza di questa risposta tecnico-politica sarà confermata dai fatti.”

Infine vorrei ringraziare e dare il merito, per l’impegno e la passione, ai tecnici della nostra Unione Montana, per il raggiungimento di questo non scontato obiettivo.

Un grazie quindi alla d.ssa Elisa Sperotto, al dott. Manuel Grotto, alla dott.ssa Diana De Marzo e a Valeria Malagnini.

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Ultima modifica:Domenica, 21 Settembre 2025