Nasce l'Unione montana Pasubio Piccole Dolomiti

Comunicato stampa sulla nascita dell'Unione montana

Data di pubblicazione: Mercoledì, 20 Aprile 2022

Immagine: unione-montana_conferenza

UNIONE MONTANA PASUBIO PICCOLE DOLOMITI

COMUNICATO STAMPA

La Regione Veneto, con L.R. 28 settembre 2012, n. 40, modificata con legge 28 dicembre 2012, n. 49 e successivamente con L.R. 24 gennaio 2020, n. 2, ha disciplinato l'istituzione delle Unioni Montane, prevedendo che le stesse vengano costituite in territorio montano tra i comuni ricompresi nelle zone omogenee di cui all'articolo 2 della legge regionale 3 luglio 1992, n. 19 "Norme sull'istituzione e il funzionamento delle comunità montane".

L'idea di unire i Comuni di Valdagno e di Recoaro Terme all'Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino era stata espressa già a partire dal 2017 a seguito del recesso dei Comuni stessi dalla Comunità Montana Agno-Chiampo in quanto commissariata e posta in liquidazione.

Un'idea quindi di creare un grande territorio omogeneo tra le vallate dell'Agno del Leogra e del Posina avente una dimensione ottimale per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi, nonché, e soprattutto, precipui compiti propri in materia di tutela e promozione della montagna.

A partire da novembre 2020, con la presidenza dell'Unione di Carlo Bettanin, sono iniziati gli incontri con le Amministrazioni dei Comuni Valdagno e Recoaro Terme, con il Commissario liquidatore della ex Comunità Montana Agno – Chiampo, con l'Assessore Regionale Calzavara e i competenti Uffici della Regione del Veneto per la costituenda nuova Unione Montana la cui formalizzazione era subordinata all'individuazione dell'ambito territoriale omogeneo dell'unione da parte della commissione regionale di cui all'art.12 Legge 2/2020.

Nel frattempo i due Comuni avevano deliberato l'adesione all'Unione e nel contempo sottoscritto il PATTO DEI SINDACI PER LO SVILUPPO DELL'UNIONE MONTANA PASUBIO PICCOLE DOLOMITI tra i comuni di Monte Di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro, Santorso, Schio, Torrebelvicino, Valdagno, Valli Del Pasubio in virtù del quale è stata condivisa la funzione strategica dell'Unione montana per “l'economia e lo sviluppo territoriale”, capace di superare le attuali barriere dei confini tra i Comuni e tra i diversi comparti economici locali, di approdare ad una logica sovracomunale e intersettoriale in cui il territorio e la montanità diventano elementi centrali da preservare e valorizzare, fattore trasversalmente aggregatore di filiera tra turismo, artigianato, commercio, ambiente, agricoltura, cultura, sport, servizi, mobilità e viabilità.

In coerenza con questa strategia, nel mese di febbraio 2021 è stato condiviso un "Quadro di sviluppo della costituenda unione montana" che ha posto i seguenti ambiti di azione per la programmazione 2021-2027 in recepimento delle indicazioni del PNRR

  • Recupero strade secondarie di collegamento flessibile ed estensione piste ciclabili
  • Riciclo spazi industriali
  • Salute di territorio
  • Contrade digitali
  • Acqua
  • Riqualificazione patrimonio edilizio contrade
  • Contrasto alla fragilità ambientale e territoriale

Nel mese di luglio del 2021 sono state approvate le modifiche allo Statuto dell'Unione in recepimento dell'entrata dei Comuni di Recoaro Terme e Valdagno, dell'adeguamento alle norme della Legge Regionale 2/2020 e del Patto dei Sindaci, individuando le seguenti funzioni strategiche:

  1. funzioni montane proprie UM art. 5 comma 2 LR 40/2021 
  2. funzione associata servizio di  protezione civile (missione 9 TUEL - DL 78/2010 art.14 e 27) 
  3. funzione associata nel campo turistico  (missione  7 TUEL - DL 78/2010 art.14 e 27)
  4. funzione associata sviluppo territoriale (accesso fondi EU ex art. 13 Legge 157/2018 e accesso PNRR  DL 77/2021 e DL 80/2021: gestione connessi procedimenti per reclutamento personale e affidamento contratti).

Con l'entrata in vigore del provvedimento di modifiche allo Statuto, l’Ente UNIONE MONTANA PASUBIO ALTO VICENTINO viene ridenominato “UNIONE MONTANA PASUBIO PICCOLE DOLOMITI ” con la composizione di nove Comuni associati totalmente o parzialmente montani, come di seguito elencati:

    Abitanti al  1.01.2021 Territorio Kmq  
1 Monte di Malo 2.794 23,75 Totalmente montano
2 Piovene Rocchette 8.219 12,91 Parzialmente montano
3 Posina 557 43,64 Totalmente montano
4 Recoaro terme  6.217 60,15 Totalmente montano
5 San Vito di Leguzzano 3.596 6,13 Non montano
6 Santorso 5.656 13,21 Parzialmente montano
7 Schio 38.971 66,21 Parzialmente montano
8 Torrebelvicino 5.863 20,74 Totalmente montano
9 Valdagno 25.563 50,22 Totalmente montano
10 Valli del Pasubio 3.060 49,35 Totalmente montano
  TOTALE UNIONE PASUBIO PICCOLE DOLOMITI 100.496 346,31  

Con provvedimento n. 69 del 1 febbraio 2022 la Giunta Regionale del Veneto ha deliberato, nelle more della approvazione dei Piano di Riordino Territoriale, il riconoscimento e l'approvazione provvisoria del nuovo ambito territoriale dell'Unione montana Pasubio-Alto Vicentino con l'inserimento dei Comuni di Valdagno e Recoaro Terme, includendo ancora, nell'elenco dei Comuni dell'Unione, il Comune di San Vito di Leguzzano il quale 2019 aveva formalizzato l'uscita dall'Unione stessa.

Per il giorno 21 aprile è stato convocato il Consiglio dell'Unione montana dove si procederà alla presa d'atto della nomina dei quattro consiglieri comunali eletti dai due Comuni entranti e definita la nuova Giunta nonché l'adozione definitiva del nome dell'Ente in UNIONE MONTANA PASUBIO-PICCOLE DOLOMITI.

PATTO DEI SINDACI PER LO SVILUPPO UNIONE MONTANA PASUBIO PICCOLE DOLOMITI

Parlare di “sviluppo sostenibile” significa soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri, coltivando una visione di lungo periodo, consapevoli delle conseguenze future delle nostre azioni.

Si tratta di affermare la cultura della sostenibilità economica, ambientale e sociale, intesa anche come stile di vita, come modo di produrre e di consumare; una vera e propria “politica” che connetta il capitale culturale con quello naturale, che leghi ecologia ed economia ed esca dalla logica della crescita materiale ed infinita e dalla logica dello scarto e dello spreco.

Per il territorio dell'unione, puntare alla sostenibilità può essere un elemento distintivo del territorio e di competitività, ma anche un’occasione per migliorare la vita dei cittadini, conciliando le esigenze della crescita economica con la tutela dell’ambiente, l’inclusione e il benessere sociale.

In una prospettiva di sviluppo sostenibile, la gestione della montagna e delle aree rurali deve essere strettamente integrata a quella delle aree urbane, nel contesto di strategie di area vasta in grado di governare in modo interconnesso, armonico e coordinato le diverse aree dell'unione.

La sfida per i territori di montagna è riuscire a coniugare efficienza, dinamismo economico e sostenibilità, ponendo attenzione alla loro fragilità e bellezza e ai loro valori culturali e naturalistici.

Le aree di montagna marginali presentano dei paesaggi tradizionali che oggi sono elementi di forte attrattiva sul mercato turistico e possono rappresentare una grande risorsa, se adeguatamente valorizzati mediante l’integrazione tra attività turistiche, agricoltura e produzioni alimentari di qualità ed adeguate connessioni - materiali e immateriali - ai territori esterni.

E' quindi necessaria l’elaborazione di nuovi modelli di gestione territoriale e di sviluppo economico, in grado di esaltare le connessioni e l’integrazione tra i territori, attivando processi simbiotici mutualistici che connettano l’urbano con il rurale e i luoghi del dinamismo economico con quelli più appartati o marginali.

Uno scenario di sviluppo coerente con i caratteri del territorio dell'unione vede quindi il paesaggio, svolgere un ruolo da protagonista anche sul fronte economico, per la sua capacità di attrarre residenti e turisti - connessa alle sue intrinseche qualità estetiche, naturalistiche e culturali - e per il suo carattere di “marchio” cui associare con efficacia prodotti e servizi.

In coerenza con questa strategia, nel mese di febbraio 2021 abbiamo condiviso un "Quadro di sviluppo della costituenda unione montana " che ha posto i seguenti ambiti di azione per la programmazione 2021-2027 in recepimento delle indicazioni del PNRR

  • Recupero strade secondarie di collegamento flessibile ed estensione piste ciclabili
  • Riciclo spazi industriali
  • Salute di territorio
  • Contrade digitali
  • Acqua
  • Riqualificazione patrimonio edilizio contrade
  • Contrasto alla fragilità ambientale e territoriale

La logica che l'Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti adotterà nei prossimi anni nell’approcciarsi ai molteplici settori economici è una logica di “economia territoriale”, capace di superare le attuali barriere dei confini tra i nostri comuni e tra i diversi comparti economici locali e di approdare ad una logica sovracomunale e intersettoriale in cui il territorio diventa l’elemento centrale da preservare e valorizzare, fattore trasversalmente aggregatore di filiera tra turismo, artigianato, commercio, ambiente, agricoltura, cultura, sport, servizi, mobilità e viabilità, produzioni etc.

Documenti

PATTO DEI SINDACI
Patto dei sindaci per lo sviluppo dell'Unione montana Pasubio Piccole Dolomiti

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Ultima modifica:Giovedì, 11 Agosto 2022